National Geographic – Il Cristo Svelato

 

Seguendo i flussi di denaro si scopre sempre qualcosa di interessante; ce lo ha insegnato la storia moderna. E così, grazie a due notule di pagamento conservate nell’Archivio Storico della Fondazione Banco di Napoli, che raccoglie la documentazione bancaria degli otto istituti di credito attivi in città dal Cinquecento all’Ottocento, di recente è stato “svelato” il famoso Cristo velato.

La statua, capolavoro della Cappella Sansevero di Napoli che attrae turisti da tutto il mondo, era da secoli al centro di un giallo “storico-artistico”: alcuni studiosi ipotizzavano infatti che fosse stata realizzata da un alchimista in grado di marmorizzare il corpo di un uomo.

Ma la prova della committenza dell’opera a uno scultore “tradizionale” da parte del Principe Raimondo di Sangro risiedeva in una “fede di credito” di 50 ducati emessa dal Banco di Santissimo Spirito il 16 dicembre 1752: (“…pagarete al Ma- gnifico Giuseppe Sanmartino in conto della statua di Nostro Signore morto coperta da un velo ancor di marmo….”). E in un successivo pagamento a saldo, 30 ducati, fatto dal Banco della Pietà il 13 febbraio 1754, “a compimento di ducati 500 ed intiero prezzo convenuto della statua scolpita in marmo di Nostro Signore Gesù Cristo morto, ricoperto da una sindone di velo trasparente dello stesso marmo, da detto Sanmartino…”.

Autore della scoperta Edoardo Nappi, archivista della Fondazione dal 1963.

Dalle pagine del nationlageographic.it

Apparso sulle pagine del mensile Agosto 2017 Autore Marco Merola per il National Geographic