Gioco d’azzardo: un antico vizio dal 1626

Gioco d’azzardo:  un antico vizio dal 1626

Conseguenze terribili possono essere determinate dai giochi d’azzardo. Le sale dove essi si praticano vengono frequentate da migliaia di scommettitori di ogni età. Si è cercato di correre ai ripari vietandone l’apertura nelle vicinanze di scuole, palestre e luoghi frequentati da giovani e si sono anche stabiliti orari di apertura e chiusura.
E’ difficile, però, ritornare dall’inferno procuratosi. Tutto felice, un padre, che assiste al ritorno del figlio dall’inferno, crede opportuno di lasciare ai posteri su di un libro contabile del 1626, la gioia di genitore: “Alla fine essendo rincresciuto il gioco a nostro figlio causa di tanti suoi guai ha risoluto ammendarsi.” (Fondazione Banco Napoli – Archivio Storico. Banco di San Giacomo, giornale copia polizze matr. 114; frontespizio di un  giornale del 1626).

fonte: Meridonare news